Progetto “A scuola di libertà”- Carcere e Scuola. Educazione alla legalità – secondo incontro: 24 novembre 2020
Seminario con Marco Bouchard, magistrato, esperto di Lavori di pubblica utilità e messa alla prova
La messa alla prova e i lavori di pubblica utilità, misure che portano la pena stessa dentro alla società
Dice Marco Bouchard: “L’aspetto interessante è che questa misura non ha colpito dei “candidati al carcere”, insomma secondo la tipologia delle persone che vanno in carcere, ma ha colpito la gente come noi, che un tempo era abituata a uscire dal ristorante il sabato sera magari con qualche bicchiere di troppo e ha capito, con questo tipo di sanzione, che in effetti doveva cominciare a tenere una condotta un po’ più virtuosa.”.
“La mia domanda e la mia speranza è fondamentalmente se il lavoro di pubblica utilità possa in effetti costituire una grande occasione per il nostro Paese per passare da una concezione della pena come sofferenza e controllo passivo – perché anche la maggior parte delle misure alternative alla detenzione sono delle forme di controllo passivo – a forme di azione positiva e responsabilizzante del condannato o dell’accusato; questa è la mia speranza, e cioè che il lavoro possa costituire la base per costruire una diversa tipologia di pena”.
Interverrà:
Marco Bouchard, magistrato, esperto di Lavori di pubblica utilità e messa alla prova, è autore tra l’altro di Offesa e riparazione e Sul perdono. È presidente dell’Associazione Rete Dafne Italia – Rete Nazionale dei Servizi per l’Assistenza alle Vittime di Reato
Porteranno la loro testimonianza Carla Chiappini, giornalista esperta in metodologia autobiografica che cura Sosta Forzata, una rivista realizzata con una redazione di “messi alla prova”, e un ragazzo impegnato nei lavori di pubblica utilità.
PER CONFERMARE LA PARTECIPAZIONE SCRIVERE A: scuola@volontariatogiustizia.it
I DETTAGLI PER LA CONNESSIONE SONO CONTENUTI NELLA LOCANDINA