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NEWSLETTER 2021

#PERSONENUOVE

PROGETTO P.I.A.

Da una giusta intuizione a un percorso di reinserimento

Scopri le videolezioni del progetto P.I.A.

RESCUE A: recuperare gli ‘scarti’ umani e ambientali

Il progetto RESCUE A, in accordo con la Direzione del carcere di Bollate e dell’UIEPE-Lombardia, intende operare sul territorio di Milano, Bergamo, Cremona con azioni volte a recuperare le situazioni prodotte dalla cultura dello scarto, sia umane che ambientali.

Le associazioni partner del progetto afferiscono quindi a questi territori: Sesta Opera San Fedele (capofila), Il Gabbiano, Etnos operano su Milano e interland, Carcere e Territorio su Bergamo, CAM, San Vincenzo e Sesta Opera operano su Cremona. La loro co-progettazione favorirà percorsi di reinserimento che non si interromperanno per effetto dei trasferimenti da un territorio ad un altro.

Le carceri delle tre città lombarde sono l’ambito prioritario dove le persone detenute si trovano in condizioni di povertà spesso estrema e subiscono, più che altrove, una pesante esclusione sociale, tanto più ora a seguito della pandemia. Obiettivo del progetto è quindi ridurre la povertà l’esclusione sociale in carcere accentuate dalla pandemia.

Il carcere considerato come “ambiente” è anche il luogo dove si buttano una quantità enorme di beni di prima necessità (per es. pane, abiti).

Il progetto intende considerare anche questo aspetto prodotto dalla cultura dello scarto, paradossalmente agito dalle stesse persone “scartate” dalla società, e sensibilizzare i detenuti sui temi ambientali e di economia circolare. Il progetto è un esempio di recupero delle persone detenute, reinserendole nella società. Obiettivo ulteriore del progetto è, secondo un approccio di welfare generativo, sostenere un gruppo di detenuti con maggiore sensibilità al tema dello spreco e del riciclaggio per responsabilizzarli e renderli parte attiva verso i loro compagni, al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità anche in una situazione aggravata dall’emergenza COVID-19.

Le azioni previste dal progetto per far fronte ai bisogni descritti sono quelle di accoglienza in housing sociale, supporto psicologico per persone detenute e in misura alternativa alla detenzione, accompagnamento educativo al reinserimento sociale, percorso di supporto e consapevolezza rivolto ai uomini definiti “maltrattanti”, fornitura di materiale di primaria necessità ai detenuti nelle carceri, sensibilizzazione su temi ambientali e di recupero degli sprechi.

Durata del progetto: 1 anno, novembre 2020/dicembre 2021