In carcere

Siamo presenti in tutti i carceri di Milano (S. Vittore, Opera, Bollate, Beccaria, Ospedale San Paolo) con più di 120 volontari.

La tradizionale e consolidata assistenza intramuraria, oltre ad offrire sostegno ai singoli detenuti attraverso i “colloqui”, ci vede impegnati anche a migliorare, per quanto è possibile, la qualità della vita all’interno degli Istituti.

La principale funzione di questo servizio è di fornire un sostegno psicologico alleviando così anche parte della solitudine e delle tensioni che si accumulano nelle celle. In molti casi i colloqui vengono fatti per aiutare i più deboli: gli immigrati, i nuovi arrivati e i malati.

Spesso i contenuti del colloquio richiedono l’impegno di informare le famiglie, sollecitare gli avvocati o contattare gli educatori. Si tratta quindi di intervenire in maniera molto pratica e concreta. Tra le varie attività di cui si fa carico Sesta Opera, ricordiamo:

  • Disbrigo pratiche burocratiche (certificati, pensione, rapporti con i consolati etc.).
  • Aiuto alle famiglie per fruire delle forme assistenziali previste dalle pubbliche istituzioni, verificandone l’attuazione.
  • Acquisto indumenti e presidi per l’igiene personale.
  • Versamento di piccoli contributi ai detenuti privi di sostentamento economico.

Infine, l’Associazione è presente in carcere con iniziative di studio, animazione culturale, gruppi di preghiera.

Chi può aiutare il cammino di rieducazione i carcerati?
La persona educa la persona.

Voglio dire che ogni azione educativa o rieducativa avviene attraverso il coinvolgimento di almeno un’altra persona.
Chi è detenu­to e si perde per depressione o per aggressività, deve sa­pere che c’è una persona che si interessa a lui seriamente e di cui lui stesso può interessarsi.

(Carlo Maria Martini)