N.E.T. Milano Bollate – Percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa
Il Progetto è un intervento specifico per la Casa di Reclusione di Milano Bollate e si configura come parte di un’azione di sistema coordinata più ampia composta dai 3 interventi specifici per gli Istituti Penali Milanesi e dalla azione, a valenza provinciale, di UEPE Milano e Lodi. NET Milano Bollate è indirizzato ai detenuti, ai detenuti ammessi al lavoro esterno (ex art. 21 O.P.) e ai fine pena della CR Bollate.
E’ in continuità (per azioni e partenariato) con quanto realizzato presso l’Istituto e sul territorio, sia con il Progetto ARIA (Regione Lombardia e Fondazione CARIPLO), sia con le progettazioni relative alla l.r. 8/05 TRIO Asl Milano 1 e quanto realizzato con il progetto BOLLATE1620 (DGR 1620). Obiettivo generale è articolare un’offerta di servizi per favorire l’inclusione socio-lavorativa delle persone detenute della Casa di Reclusione. L’articolazione del progetto e’ costruita in piena coerenza con il Progetto di Istituto in atto e promuove azioni educative, di politica attiva del lavoro, di sensibilizzazione, di housing che pongono specifica attenzione a giovani adulti, autori di reati sessuali, dimittendi, detenuti stranieri, detenuti dimittendi con fragilita’ psichica, donne.
Questa area di intervento si collega ed è connessa alle azioni della rete di accoglienza abitativa temporanea presente nella progettazione specifica di “NET Housing UEPE” e del territorio. Nello specifico la nostra Associazione opererà mettendo a disposizione risorse abitative per la fruizione di permessi premio.
Accogliamo il singolo detenuto in permesso premio e la sua famiglia nell’appartamento da noi gestito. Manteniamo quindi uno stretto rapporto con la Direzione del Carcere di Bollate, per raccogliere i nominativi di coloro che chiedono la disponibilità di un appartamento, e confrontiamo le richieste con l’elenco dei nominativi di coloro che possono usufruire del permesso premio, formulato dai Magistrati di Sorveglianza.
L’attività è supportata, oltre che dai nostri volontari, anche da un operatore sociale direttamente incaricato da Sesta Opera.